Nel settore delle scarpe da running, la quarta versione della serie Novablast di ASICS ci è sembrata un’evoluzione misurata di un concept già vincente. La Novablast 4 conferma infatti la sua identità di daily trainer versatile, mantenendo quella caratteristica che aveva reso celebre la serie: la capacità di adattarsi a ritmi diversi senza perdere carattere.
L’intersuola FFBlast+ Eco è la protagonista di questa evoluzione. La nuova mescola, composta per il 20% da materiali riciclati derivanti dagli scarti della canna da zucchero, offre un compromesso interessante tra sostenibilità e performance. I test sul campo rivelano una sensazione di ammortizzazione equilibrata che non scivola mai nell’eccessiva morbidezza, mantenendo quella reattività necessaria per non sentirsi “intrappolati” nella schiuma durante i cambi di ritmo.
- Scarpe da running
- Morbidezza e reattività
- Resistente all'abrasione
Un’ottima stabilità per le ASICS Novablast 4
Uno degli aspetti più evidenti è il significativo miglioramento della stabilità rispetto alle versioni precedenti. La base più ampia e il tallone che sporge dall’intersuola creano una piattaforma sicura che trasmette fiducia fin dai primi chilometri. Forse, una risposta diretta alle critiche mosse alle prime versione della serie, spesso considerate troppo instabili per alcuni tipi di runner.
La geometria rinnovata dell’intersuola contribuisce a questa sensazione di controllo, specialmente nei cambi di direzione e nelle curve: la Novablast 4 diventa dunque adatta anche a sessioni di agilità e allenamenti con variazioni di direzione, un aspetto che la distingue dalle classiche daily trainer.
Grip e durabilità
Non tutto è oro quel che luccica. Sebbene si tratta di un’ottima calzatura, non si possono nascondere alcuni limiti sul bagnato. Il grip su superfici umide emerge come il tallone d’Achille di questa scarpa, con testimonianze di molti runner che hanno dovuto limitarne l’uso durante i mesi invernali o in condizioni di pioggia. La suola AHAR, pur migliorata nel design, non riesce ancora a offrire quella sicurezza necessaria quando l’asfalto si fa traditore.
Anche la durabilità a lungo termine solleva interrogativi interessanti. Mentre alcuni runner riportano performance eccellenti oltre i 500 chilometri, altri testimoniano un degrado più rapido, con problemi di grip che si manifestano già intorno ai 300-350 chilometri. Il dato varia significativamente in base al peso del runner e al tipo di appoggio, suggerendo che la scarpa potrebbe essere più adatta a runner di peso contenuto.
Il comfort
Passiamo dunque al comfort, che si basa su una tomaia rinnovata, che rappresenta uno dei punti di forza più evidenti. Il nuovo engineered mesh offre una sensazione di seconda pelle che molti recensori descrivono come superiore rispetto alla generazione precedente. La traspirabilità, pur non eccellente nelle giornate più calde, si mantiene su livelli accettabili per la maggior parte delle condizioni.
Tuttavia, emerge un problema ricorrente con la larghezza anteriore. Diverse recensioni segnalano una vestibilità più stretta nella zona dell’avampiede, suggerendo la necessità di considerare mezzo numero in più rispetto al solito. Alcuni runner riportano anche problemi di vesciche e intorpidimento, fenomeni che sembrano risolversi dopo un periodo di rodaggio più lungo del normale.
La performance sul terreno
Il miglioramento della stabilità ha un costo in termini di dinamicità pura e alcuni evidenziano come la Novablast 4 abbia perso parte di quella vivacità esplosiva che caratterizzava la terza versione. La transizione risulta più fluida ma meno “divertente”, un compromesso che potrebbe non soddisfare i runner alla ricerca di sensazioni più aggressive.
Il peso leggermente aumentato (circa 10 grammi in più) si percepisce durante la corsa, specialmente nei percorsi più veloci.
L’esperienza a lungo termine
Dopo centinaia di chilometri di percorso con questa calzatura, la tenuta dell’ammortizzazione appare solida, con la schiuma che mantiene le sue caratteristiche. In questo, la versatilità rimane il punto di forza principale, confermando la vocazione all-round della serie. La capacità di gestire allenamenti diversi – dal lento rigenerante alle ripetute sui 1000 metri – la rende una scelta razionale per chi vuole ridurre la rotazione di scarpe senza rinunciare alla qualità.
A chi si rivolge questa scarpa
In generale, la Novablast 4 è un’evoluzione solida ma non rivoluzionaria. Il miglioramento della stabilità e della vestibilità viene apprezzato dalla maggior parte dei tester, mentre la perdita di dinamicità divide la community tra chi privilegia il controllo e chi cerca sensazioni più aggressive.
La scarpa è dunque ideale per runner di peso fino agli 85 chilometri che cercano una daily trainer affidabile per allenamenti vari. Per chi supera questo peso o privilegia la reattività pura, le recensioni suggeriscono di valutare alternative più specifiche.
La nostra opinione
Dopo oltre 300 chilometri di test nella nostra redazione, la Novablast 4 ci ha convinto a metà. Da un lato apprezziamo genuinamente il lavoro di ASICS nel risolvere i problemi di stabilità che affliggevano le versioni precedenti: la sensazione di sicurezza durante i cambi di direzione è nettamente superiore, aspetto che abbiamo testato estensivamente sui nostri percorsi collinari preferiti.
L’ammortizzazione ci ha sorpreso positivamente per la sua capacità di rimanere consistente anche su terreni irregolari, pur non essendo progettata per il trail. Durante le nostre uscite su asfalto e sterrato leggero, la scarpa ha dimostrato una versatilità apprezzabile, anche se il grip limitato su superfici umide ci ha costretti a escluderla dalle rotazioni invernali.
Il vero limite emerso nei nostri test riguarda quella perdita di carattere che molti recensori citano. La transizione più controllata si traduce in una minore spinta propulsiva, caratteristica che abbiamo notato particolarmente durante i lavori di qualità. Per i nostri standard di trail runner, abituati a scarpe reattive e aggressive, questo rappresenta un compromesso difficile da accettare per una scarpa che ambisce a essere tuttofare.
La Novablast 4 si conferma una scelta razionale nel panorama delle daily trainer, con miglioramenti tangibili che però comportano alcuni compromessi. La maturità del progetto è evidente, così come la volontà di ASICS di ampliare il target di riferimento attraverso una maggiore stabilità e controllo. Se questo rappresenti un passo avanti o indietro dipende dalle priorità individuali di ogni runner.