Negli ultimi anni, il trail running ha visto una crescita esponenziale sia in termini di interesse generale che di aumento del numero degli atleti che si cimentano in questa disciplina. E il motivo è semplice.
Questo sport, infatti, si distingue dalla corsa su strada per l’ambiente in cui si svolge: montagne, foreste e terreni accidentati che richiedono non solo resistenza fisica, ma anche un notevole sforzo mentale. I trail runner affrontano dislivelli impegnativi, condizioni meteorologiche spesso imprevedibili e percorsi tecnicamente complessi, elementi che rendono ogni gara una sfida davvero difficile.
La preparazione atletica è quindi fondamentale, ma è l’aspetto psicologico a fare spesso la differenza. La capacità di gestire la fatica, mantenere la concentrazione e superare momenti di crisi sono competenze essenziali per eccellere in questo sport.
Trail running, i migliori atleti del 2024
Un esempio emblematico è quello dell’ultra-trailer Kilian Jornet, che, nel 2024, come riporta la Reuters, ha completato un’impresa straordinaria: ha scalato 82 vette delle Alpi, tutte oltre i 4.000 metri, in un tempo record di 19 giorni. Battuto, quindi, il record dello svizzero Ueli Steck, che nel 2015 aveva svolto la stessa impresa ma impiegandoci ben 42 giorni in più (in totale 62). Tutto questo dopo che lo spagnolo vantava già di ben sette titoli dello Skyrunner World Series.
Nel 2024, ci sono stati però anche molte altre imprese, con atleti che hanno raggiunto risultati eccezionali. Una delle vittorie più rilevanti è stata quella della Nazionale spagnola che si è imposta al Desafío Urbión, disputato a Covaleda, in Spagna, conquistando ben cinque medaglie.
Tra gli atleti che hanno spiccato di più c’è Alain Santamaría, che si è distinto diventando doppio campione del mondo nella distanza Sky, stabilendo un nuovo record dell’evento. Anche la sua compagna, Naiara Irigoyen, ha brillato, vincendo nella categoria femminile del chilometro verticale.
Un’altra performance degna di nota è stata quella del francese Vincent Bouillard, che ha trionfato nell’HOKA UTMB Mont-Blanc 2024, una delle gare più prestigiose del circuito. Bouillard, ingegnere di professione e relativamente sconosciuto nel mondo dell’ultra trail come riporta AS, ha sorpreso tutti con una vittoria inaspettata.
Durante l’ultimo controllo a La Flégère, ha dovuto affrontare una situazione critica: la sua riserva d’acqua non rispettava i requisiti minimi. Con tutto il suo ingegno, però, ha utilizzato una busta di plastica vuota come soluzione improvvisata, che è stata accettata dai giudici, permettendogli così di continuare la gara senza penalità e di conquistare la vittoria.
Anche in Italia, il 2024 ha visto prestazioni eccezionali. Al Trofeo Kima, una delle ultra skymarathon più tecniche e impegnative, lo scozzese Finlay Wild ha stabilito un nuovo record, completando il percorso in 6 ore, 5 minuti e 4 secondi. Al femminile, invece, è stata l’americana Hillary Gerardi a conquistare il suo terzo successo consecutivo in questa competizione, consolidandosi tra le migliori atlete della disciplina.
Le aspettative per il 2025: l’asticella è altissima
Guardando al 2025, le aspettative per questi atleti sono inevitabilmente molto elevate. Santamaría, ad esempio, dopo la doppia vittoria al Desafío Urbión, è atteso a confermare la sua supremazia nelle gare su distanza Sky. E in un certo senso quest’anno già gli ha portato bene, diventando il primo corridore a scendere sotto le due ore nella corsa di quasi 18 km che collega Tazacorte a Roque de los Muchachos.
Nella stessa competizione, anche Naiara Irigoyen ha stabilito un nuovo record, chiudendo in 2 ore, 21 minuti e 57 secondi. Anche lei è quindi una delle runner più attese di questa stagione.
Anche Bouillard, dopo la sorprendente vittoria all’UTMB Mont-Blanc, dovrà dimostrare che il suo successo non è stato un caso isolato. Intanto, si è portato a casa il terzo posto al Chianti Ultra Trail e un primo posto al Trail du Gresivaudan. Stesso compito anche per Wild che, stabilendo il record al Trofeo Kima, ha mostrato una forma straordinaria e ora dovrà riuscire a mantenere questo livello di prestazioni, anche per, magari, cercare di migliorare il primato da lui stesso stabilito.
Tra le donne, oltre a Irigoyen, l’attenzione sarà rivolta principalmente su Hillary Gerardi che, con le sue tre vittorie consecutive al Trofeo Kima, ha già dimostrato una costanza impressionante.
Insomma, il 2024 è stato un grande anno per il mondo del trail running. Molti di questi campioni hanno affrontato gare in condizioni al limite: caldo estremo, dislivelli impossibili, altitudini proibitive. Tuttavia, per chi ama spingersi oltre, ecco anche un approfondimento dedicato agli sport estremi più spettacolari del mondo.