Hoka Mach 6, la Recensione: durabilità e mantenimento della leggerezza in questa nuova versione

La nostra recensione delle Hoka Mach 6, delle ottime calzature per tutti gli amanti del trail running.
Un paio di scarpe da ginnastica Hoka Mach 6 bianche con lacci gialli e suole multicolori con sfumature verdi, gialle e blu. Il logo Hoka è leggermente visibile sul lato.
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Indice


La serie Mach di Hoka ha sempre rappresentato un punto di riferimento nel panorama delle scarpe da running intermedie, e la nuova Mach 6 non fa eccezione, elevando migliorando ulteriormente gli standard di questa linea così importante.

Con questa sesta versione, il brand californiano ha saputo mantenere l’essenza versatile che ha reso celebre la gamma, introducendo al contempo innovazioni tecnologiche significative che la rendono ancora più competitiva nel segmento delle scarpe da allenamento e gara.

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HOKA One One 1147790-FTST Mach 6 Frost/Starlight Glow Men's Scarpe Taglia US 8
  • Tomaia in creel jacquard
  • Esile elemento in schiuma sul collarino
  • Doppio soffietto interno

Le innovazioni della Hoka Mach 6

Il fulcro delle Mach 6 risiede nella rivoluzionaria intersuola in EVA Supercritical, una mescola che rappresenta un netto passo avanti rispetto alla precedente tecnologia ProFly+ utilizzata nella Mach 5. L’innovativa schiuma, ottenuta attraverso un processo di formulazione supercritica, offre un perfetto equilibrio tra ammortizzazione e reattività, caratteristiche spesso difficili da conciliare in un singolo materiale.

La geometria dell’intersuola mantiene i valori consolidati della serie con 37mm di spessore al tallone e 32mm nell’avampiede, per un drop contenuto di 5mm che favorisce una transizione naturale del piede. La configurazione, abbinata al sistema MetaRocker di Hoka, garantisce una meccanica di corsa fluida e propulsiva, particolarmente apprezzabile nei cambi di ritmo e nelle fasi di accelerazione.

L’aspetto più sorprendente è come Hoka sia riuscita a incrementare le prestazioni senza penalizzare il peso, mantenendo i 232 grammi che rendono questa scarpa una delle più leggere nella categoria delle intermedie con ammortizzazione generosa. Un risultato che testimonia l’evoluzione dei materiali e del know-how tecnico del brand.

Il comfort delle Mach 6

La tomaia è uno degli elementi più raffinati delle Mach 6, realizzata in tessuto Jacquard Creel con lavorazione a zone differenziate. Il materiale hi-tech offre una traspirabilità strategica, concentrando la ventilazione nelle aree dove il piede produce maggiore calore e umidità, mentre mantiene il supporto strutturale dove necessario.

La vestibilità risulta più aderente rispetto ai modelli precedenti, con un avvolgimento preciso che non compromette il comfort durante le sessioni più lunghe. Per i runner con pianta più larga, Hoka ha previsto una versione Wide, dimostrando l’attenzione alle diverse morfologie del piede. La linguetta, dal profilo racing e dal design minimalista, si integra perfettamente con il sistema di allacciatura, evitando movimenti indesiderati durante la corsa.

Il colletto posteriore presenta una conformazione ergonomica che protegge il tendine d’Achille senza creare punti di pressione, mentre la parte anteriore offre uno spazio adeguato per le dita senza risultare eccessivamente voluminosa.

La durabilità della suola

Una delle critiche mosse alle precedenti versioni della serie Mach riguardava la durabilità della suola, spesso limitata dall’esposizione diretta dell’intersuola. Le Mach 6 rivoluzionano completamente questo aspetto con una copertura in gomma quasi totale, lasciando esposta solo una minima porzione dell’intersuola.

La scelta progettuale non solo incrementa significativamente la longevità della scarpa, ma migliora anche l’aderenza su diverse superfici, dall’asfalto bagnato ai fondi misti. Il grip si dimostra affidabile anche in condizioni di umidità, offrendo quella sicurezza che spesso mancava nei modelli precedenti.

La resistenza all’usura risulta nettamente superiore, con una durata stimata che può raggiungere facilmente i 600-800 chilometri, a seconda dello stile di corsa e del peso del runner. Dunque, un miglioramento sostanziale rispetto alle versioni precedenti e rende le Mach 6 un investimento più duraturo nel tempo.

Le prestazioni sul terreno

Le Mach 6 si confermano come scarpe dal carattere versatile, capaci di adattarsi a un’ampia gamma di utilizzi e ritmi. Durante le fasi di corsa lenta, offrono un comfort avvolgente e una protezione adeguata, mentre nei lavori di qualità esprimono una reattività che sorprende per una scarpa senza piastra rigida.

La transizione dal tallone all’avampiede risulta fluida e naturale, favorita dal sistema MetaRocker che facilita il rollaggio del piede. La caratteristica si rivela particolarmente utile durante le ripetute lunghe e i lavori a soglia, dove la meccanica di corsa deve rimanere efficiente anche in presenza di fatica crescente.

Il ritorno energetico, pur non raggiungendo i livelli delle scarpe dotate di piastra in carbonio, si dimostra superiore alla media delle intermedie tradizionali, offrendo quella spinta extra che può fare la differenza negli allenamenti di qualità e nelle gare fino alla mezza maratona.

A chi si rivolgono le Mach 6

Le Mach 6 si rivolgono principalmente a runner neutri con peso fino agli 80-85 kg, capaci di apprezzare la versatilità senza cercare caratteristiche estreme in una direzione specifica. Si tratta della scarpa ideale per chi desidera un unico modello capace di coprire diverse esigenze di allenamento, dalle corse di recupero ai lavori intensi.

Dal punto di vista del ritmo, queste scarpe esprimono il meglio di sé tra i 5’30” e i 4’00” al chilometro, adattandosi alle capacità individuali di ogni runner. Per i corridori più veloci, rappresentano l’opzione perfetta per le uscite quotidiane e gli allenamenti progressivi, mentre per chi corre a ritmi più moderati possono trasformarsi nella scarpa anche per le competizioni.

La distanza ideale spazia dai 5K alla mezza maratona, con la possibilità di utilizzo anche su distanze superiori per runner esperti e leggeri. Tuttavia, per le maratone, la scarpa potrebbe mostrare alcuni limiti in termini di protezione prolungata, specialmente per atleti oltre i 75 kg.

Il rapporto qualità-prezzo e il posizionamento di mercato

Le Mach 6 si collocano nella fascia media del mercato delle intermedie premium, confrontandosi direttamente con modelli come le New Balance FuelCell Rebel v4, le Saucony Endorphin Speed 4 e le Adidas Adizero SL.

Il rapporto qualità-prezzo risulta convincente, considerando le innovazioni tecnologiche introdotte, la versatilità d’uso e la migliorata durabilità. La possibilità di trovare sconti sul prezzo di listino, tipica del mercato Hoka, rende questa scarpa ancora più interessante per chi cerca un modello polivalente senza compromessi significativi.

La nostra opinione

Le Hoka Mach 6 rappresentano un’evoluzione riuscita di una formula già vincente, introducendo miglioramenti sostanziali senza snaturare l’identità della serie. L’upgrade dell’intersuola, il miglioramento della durabilità e il mantenimento della leggerezza rendono questo modello una proposta completa per un’ampia fascia di runner.

La scarpa si conferma ideale per chi cerca un singolo modello capace di coprire diverse esigenze, dalla corsa quotidiana agli allenamenti specifici, fino alle competizioni su distanze medio-corte. Pur non eccellendo in nessun aspetto specifico, le Mach 6 offrono prestazioni bilanciate in tutti i settori, caratteristica che le rende particolarmente apprezzabili nella pratica quotidiana.

Per runner neutri alla ricerca di versatilità, comfort e prestazioni equilibrate, le Hoka Mach 6 rappresentano una scelta difficile da criticare e facile da raccomandare, confermando ancora una volta perché la serie Mach continui a essere un punto di riferimento nel panorama delle scarpe da running intermedie.

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Immagine di Roberto Rais

Roberto Rais

Copywriter, consulente editoriale ed esperto di digital PR, è appassionato di attività outdoor, sport e corsa. Lavora con il team UltraTrail dalla fondazione del progetto.