Migliori scarpe da mezza maratona: guida completa e modelli consigliati

Quali sono le caratteristiche delle scarpe da mezza maratona e quali i migliori modelli in commercio.
scarpe mezza maratona
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Le scarpe da mezza maratona sono una categoria perfetta per chi cerca il bilanciamento ideale tra la velocità e la protezione sui 21,097 chilometri di questa competizione.

A differenza delle scarpe da running per allenamenti quotidiani che privilegiano un comfort prolungato, i modelli per mezza maratona possono essere più leggeri e reattivi sapendo che la durata dello sforzo sarà limitata a 90-150 minuti per la maggioranza dei runner.

Indipendentemente dal tipo di appoggio del piede, pronatore o supinatore, le scarpe da mezza maratona offrono tecnologie avanzate che migliorano le prestazioni senza compromessi eccessivi sulla protezione.

Per chi compete su questa distanza o cerca scarpe da maratona più dinamiche, la scelta appropriata determina il raggiungimento degli obiettivi cronometrici. In ogni caso, se ti stai preparando per una gara da 42 km forse potrebbe interessarti anche questa nostra guida dedicata alle scarpe da maratona con consigli, guide e modelli consigliati.

Vediamo insieme alcuni modelli di riferimento per le mezze maratone e, poi, le caratteristiche di queste calzature.

ASICS Metaspeed Sky

Oooops prodotti finiti!

L’ASICS MetaSpeed Sky è un’eccellenza tecnologica della linea Project Speed, sviluppata con atleti d’élite e scienziati dell’Istituto ASICS di Kobe. Estremamente leggera (210g uomo/175g donna) con drop di 5mm e altezze 33/28mm (uomo) e 31/26mm (donna), è progettata per superfici asfaltate e runner con appoggio neutro.

Il fulcro della scarpa è la schiuma FlyteFoam Blast Turbo, più leggera ed elastica, che ottimizza compressione e reattività restituendo energia ad ogni passo. La piastra in carbonio a lunghezza completa, combinata con l’intersuola curva, riduce la flessione della caviglia migliorando l’efficienza del movimento. La tomaia in mesh ingegnerizzata avvolgente e la suola con tecnologia ASICSGRIP completano un pacchetto tecnologico d’eccellenza.

Specificamente concepita per corridori “Stride” (che aumentano velocità allungando la falcata), può ridurre fino all’1,2% i passi in maratona e migliorare l’economia di corsa del 3%. Il suo potenziale si esprime pienamente a ritmi veloci (sotto i 4 min/km), rivelandosi ideale per runner esperti e competitivi in cerca di nuovi record personali su mezze maratone e maratone.

Hoka Mach 6

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HOKA One One 1147790-FTST Mach 6 Frost/Starlight Glow Men's Scarpe Taglia US 8
  • Tomaia in creel jacquard
  • Esile elemento in schiuma sul collarino
  • Doppio soffietto interno

Le Hoka Mach 6 offrono un approccio molto versatile per la mezza maratona, con i loro 232 grammi. L’intersuola EVA Supercritical bilancia una buona ammortizzazione con la necessaria reattività. Il metarocker facilita una buona transizione per i 21 km mentre lo stack generoso (37 mm) offre una protezione abbondante, e forse eccessiva, per runner leggeri, ma apprezzata da atleti più pesanti.

La durabilità di 600-800 km permette una preparazione completa per diverse mezze maratone. Appropriate per ritmi 4’00”-5’00″/km, sono ideali per runner che cercano maggiore comfort su mezza maratona o utilizzano questa distanza come preparazione per la maratona successiva. La versatilità permette un utilizzo come daily trainer veloce, oltre che per le gare.

Sono dunque un buon compromesso per chi vuole una scarpa unica che gestisca allenamenti veloci e mezze maratone senza quella specializzazione che richiederebbe una rotazione multipla costosa.

HOKA Clifton 8

HOKA One One 1119393-BBSB Clifton 8 Uomo, Bellwether Blue/Scuba Blue EU 40 2/3
  • Meta-rocker in fase iniziale che contribuisce a una corsa più fluida
  • Combinazione della tomaia con rete più traspirante e linguetta più imbottita per una migliore...
  • Tallone rinforzato con ammortizzazione extra per una sensazione più morbida e leggera.

Le HOKA Clifton 8 sono una delle scarpe da running più apprezzate sul mercato. Con un peso di soli 250 g (versione maschile) e 215 g (femminile), mantiene un drop ridotto di 5 mm e offre un’ammortizzazione elevata ma sorprendentemente dinamica, ideale per runner con appoggio neutro.

Rispetto alla versione precedente, l’intersuola in EVA a compressione è stata riprogettata per essere più leggera e reattiva, garantendo transizioni più fluide. Il meta-rocker in fase iniziale facilita il movimento naturale dal tallone alla punta, contribuendo a una falcata efficiente anche dopo molti chilometri. La tomaia in mesh offre maggiore traspirabilità e il tallone rinforzato aggiunge comfort.

Estremamente versatile, si adatta perfettamente sia a ritmi lenti di recupero che a ritmi più sostenuti. L’unico punto migliorabile è l’imbottitura eccessiva della linguetta. Ideale per corridori neutri fino a 75kg, rappresenta una scelta eccellente per chi cerca un’ammortizzazione significativa senza sacrificare reattività, perfetta per allenamenti quotidiani e distanze medio-lunghe.

Mizuno Wave Rider 15

La Mizuno Wave Rider 15 è un’evoluzione attenta nella storica linea dell’azienda giapponese, progettata per corridori che affrontano medie e lunghe distanze. Con un peso di 290 g e un drop pronunciato di 12 mm, offre una calzata neutra con pianta di larghezza media, ideale per corridori neutri di peso medio.

Al primo impatto trasmette solidità con la sua tomaia in mesh resistente ma traspirante e i rinforzi laterali e sul tallone. La caratteristica tecnologia Wave di Mizuno garantisce un eccellente equilibrio tra ammortizzazione e reattività, assorbendo efficacemente gli impatti mantenendo al contempo un buon controllo del terreno e una sensazione di spinta ad ogni passo.

Particolarmente efficace su superfici asfaltate, la combinazione tra piastra Wave e mescola offre un buon ritorno di energia, soprattutto a ritmi medi. La Wave Rider 15 eccelle in termini di durabilità, mostrando eccellente resistenza all’usura anche dopo molti chilometri. I punti critici riguardano il peso leggermente superiore alla media e una traspirabilità non eccezionale in condizioni di caldo intenso.

Versatile e affidabile, è ideale per allenamenti regolari e competizioni fino alla maratona, rappresentando un eccellente investimento per chi accumula chilometraggi elevati.

Mizuno Wave Rebellion Flash 2

La Mizuno Wave Rebellion Flash 2 è un equilibrio ottimale tra prestazioni competitive e versatilità d’allenamento. Con un peso contenuto di 205 grammi e un drop di 8 mm, si posiziona come soluzione intermedia nella gamma, offrendo tecnologie avanzate mantenendo accessibilità a un pubblico ampio di runner.

Il sistema di ammortizzazione combina due strati: Mizuno Enerzy Lite nella parte superiore e Mizuno Enerzy sul fondo, creando un equilibrio efficace tra leggerezza e comfort. La caratteristica piastra Wave in fibra di vetro (anziché carbonio come nel modello Pro 2) offre un ritorno di energia controllato che supporta la fase di spinta senza risultare artificiosa. Lo stack di circa 45 mm fornisce protezione efficace su superfici dure.

La tomaia in rete traspirante Air Mesh privilegia ventilazione e comfort, con una vestibilità regolare in lunghezza ma volumi generosi, potenzialmente larga per piedi stretti. La scarpa esprime le sue migliori qualità a ritmi sostenuti (sotto i 5 min/km), dove la sinergia tra schiuma e piastra crea una propulsione efficace riducendo il dispendio energetico percepito.

Ideale per runner di peso leggero-medio che alternano allenamenti di diversa intensità, particolarmente adatta per lavori di qualità (fartlek, ripetute) e competizioni dai 5 km alla mezza maratona. La certificazione vegana e l’utilizzo di materiali riciclati la rendono attraente anche per runner attenti all’ambiente.

Peso ottimizzato per 21 chilometri

Le scarpe da mezza maratona tendono ad essere più leggere dei modelli per una maratona completa. I pesi tipici si attestano su 190-250 grammi, più leggeri dei 200-260 g ottimali per maratona. La riduzione è giustificata, considerato che 21 km richiedono 90-150 minuti per il completamento della gara, contro le 2-5 ore della maratona, consentendo così compromessi maggiori su protezione in favore della velocità.

La leggerezza accumula vantaggi su circa 10.000-15.000 passi contro i 30.000-40.000 della maratona, rendendo così il risparmio di peso proporzionalmente meno critico ma comunque significativo.

Per i runner con peso sotto i 70 kg e una tecnica consolidata, le scarpe sotto i 220 g sono appropriate per la mezza maratona mentre potrebbero essere insufficienti per la maratona completa. La scelta ottimale dipende naturalmente dal peso corporeo, dalla tecnica e dall’obiettivo cronometrico: competitori d’élite su mezza maratona utilizzano scarpe estremamente leggere (180-210 g) che sono inappropriate per maratona, mentre i runner più pesanti o meno esperti beneficiano di 230-250 g per bilanciare meglio la velocità con una protezione sufficiente.

Ammortizzazione sufficiente ma non eccessiva

L’ammortizzazione per la mezza maratona richiede una protezione adeguata per 21 km, senza peso superfluo per un’ammortizzazione eccessiva, che invece potrebbe essere necessaria per 42 km. Lo stack tipico si attesta così su 30-38mm, leggermente inferiore ai 35-40mm ottimali per maratona. La riduzione è appropriata, come dicevamo, poiché lo stress cumulativo su 21 km è sostanzialmente inferiore, permettendo così l’uso di schiume più reattive con resilienza minore.

Le tecnologie utilizzate privilegiano un ritorno energetico su durabilità assoluta: materiali come ZoomX, FuelCell o PWRRUN mantengono delle proprietà eccellenti per la durata della mezza maratona ma potrebbero deteriorarsi negli ultimi 10 km di maratona.

La distribuzione privilegia invece una reattività uniforme piuttosto che una protezione massimizzata al tallone, riflettendo così il fatto che l’affaticamento sulla mezza maratona è più gestibile, mantenendo una forma tecnica migliore.

Per i runner esperti, l’ammortizzazione minima (25-30 mm) è sufficiente per 21 km mentre richiederebbe una forza muscolare maggiore per 42 km. Il bilanciamento appropriato considera che sulla mezza maratona, pertanto, la priorità può spostarsi verso la velocità, sacrificando la protezione che – invece – sulla maratona diventa assolutamente non negoziabile.

Piastre rigide per una propulsione efficiente

Le piastre in carbonio o in materiali equivalenti offrono importanti vantaggi sulla mezza maratona, migliorando l’economia di corsa del 3-4% sui 21 km. La rigidità longitudinale trasforma infatti la compressione in propulsione, riducendo il dispendio energetico, per un beneficio che si accumula sostanzialmente anche su una distanza dimezzata rispetto alla maratona.

La piastra riduce la flessione del piede risparmiando energia muscolare, con un vantaggio sicuramente apprezzabile quando si mantiene un ritmo sostenuto per 90-150 minuti. L’efficacia è ottimale a ritmi tipici di mezza (3’30”-4’30″/km) in cui le forze flettono significativamente la piastra.

Sulla mezza maratona, alternative come le piastre in nylon o i sistemi EnergyRods offrono dei compromessi interessanti: una propulsione sufficiente, con minore rigidità, che alcune persone preferiscono per la durata inferiore della gara.

La piastra completa in carbonio offre naturalmente i vantaggi massimi, ma sulla mezza maratona non è assolutamente necessaria come invece avviene sulla maratona, dove l’efficienza diventa un fattore più decisivo.

I runner che trovano le piastre di carbonio scomode possono utilizzare alternative più flessibili sulla mezza maratona, perdendo margini prestazionali minori rispetto ai 42 km, dove invece ogni percentuale di efficienza conta in modo più notevole.

Geometrie rocker per mantenere il ritmo

Le geometrie rocker facilitano il mantenimento del ritmo sostenuto, costante, attraverso tutti i 21 km della mezza maratona, riducendo la fatica accumulata.

La curvatura della suola assiste infatti il rollaggio quando l’affaticamento inizia a manifestarsi, tipicamente dopo 12-15 km. Il rocker moderatamente aggressivo è ottimale per la mezza maratona: profili estremi ottimizzati per la maratona possono infatti risultare eccessivi per una durata così inferiore.

L’intensità calibrata facilita la transizione senza forzare la biomeccanica innaturale. Il posizionamento del fulcro è ottimizzato per ritmi medi di mezza maratona (3’30”-4’30″/km) in cui la maggioranza dei runner si concentra.

Sulla mezza maratona, il rocker previene il deterioramento della forma tecnica, piuttosto che il collasso completo, che è più comune negli ultimi 10km di maratona. La geometria permette di “risparmiare” energia muscolare per lo sprint finale, frequente nella mezza maratona, dove l’ultimo chilometro è spesso accelerato, cosa impossibile sulla maratona, dove le riserve sono invece completamente esaurite.

Traspirabilità ottimizzata per la durata media

Passiamo dunque alla gestione termica sulla mezza maratona, che richiede una traspirabilità eccellente, ma che è meno critica rispetto alla maratona completa.

Le tomaie utilizzano materiali ultra-traspiranti che gestiscono il calore per almeno 90-150 minuti. La ventilazione massima previene il surriscaldamento che influenza le prestazioni, ma l’accumulo termico sui 21 km è comunque gestibile anche con una traspirabilità moderata. In condizioni calde (come le gare oltre 25°C), la gestione termica diventa però più importante anche sulla mezza maratona, richiedendo tomaie con una ventilazione massima. In condizioni fresche o temperate (10-20°C), ideali per le mezze maratone, la traspirabilità standard è invece sufficiente.

La costruzione minimale riduce la superficie che intrappola il calore, ma sulla mezza maratona, un compromesso verso una leggera protezione da vento o pioggia è più accettabile che su una maratona completa, dove la durata prolungata richiede una ventilazione assoluta.

Per le mezze maratone mattutine, con partenza fresca e riscaldamento progressivo, la tomaia che bilancia la ventilazione con una minima protezione termica iniziale può essere vantaggiosa. La scelta dipende naturalmente dalle condizioni previste specificamente della gara target.

Drop versatile per diversi ritmi

Il drop su scarpe da mezza maratona si attesta tipicamente su 5-8 mm, leggermente inferiore agli 6-10 mm ottimali per maratona. Il drop moderatamente ridotto dipende dal fatto che sulla mezza maratona, i runner mantengono una forma tecnica migliore, con maggiore probabilità di appoggio dell’avampiede o del mesopiede più efficiente.

La versatilità rimane comunque importante, poiché l’affaticamento su 21 km altera comunque la biomeccanica, anche se il deterioramento è meno grave che sui 42 km. Un drop di 5-6 mm favorisce sicuramente l’efficienza per runner esperti, mantenendo una compatibilità ragionevole con ampio range di stili di corsa. Per le mezze maratone utilizzate come preparazione per la maratona, fruire dello stesso drop della scarpa maratona pianificata può certamente mantenere una buona coerenza biomeccanica.

Per i runner che competono principalmente sulla mezza maratona, invece, un drop leggermente inferiore ottimizza questa distanza specifica. La transizione dalle scarpe dall’allenamento con drop 10-12mm alle scarpe da gara con drop 5-6mm è gestibile con un adattamento progressivo attraverso allenamenti specifici a ritmo gara nei mesi preparatori precedenti la competizione.

Fit racing preciso e confortevole

Il fit per mezza maratona deve essere molto preciso, prevenendo un movimento che causa vesciche e mantenendo il comfort per 90-150 minuti.

L’allacciatura sicura mantiene il tallone in posizione eliminando lo slittamento mentre il mesopiede deve offrire un buon contenimento senza però costrizioni. L’avampiede fornisce lo spazio sufficiente per fronteggiare un gonfiore moderato dei piedi, che sulla mezza maratona è pur sempre inferiore a quello sulla maratona. Il volume interno accoglie espansione limitata inevitabile dopo 1-2 ore mentre la linguetta previene una pressione eccessiva. Il colletto contiene il tallone senza sfregamenti.

Ricordiamo inoltre che sulla mezza maratona il gonfiore del piede è meno pronunciato, permettendo così un fit leggermente più preciso che sulla maratona, dove mezza taglia in più è spesso necessaria. Molti runner utilizzano la stessa taglia per mezze maratone e allenamenti quotidiani, riservando mezza taglia superiore solo per le maratone complete.

In ogni caso, per evitare brutte sorprese durante la competizione è bene che il fit sia testato in allenamenti lunghi che simulano la mezza maratona (18-20 km a ritmo gara) per verificare che comfort si mantenga attraverso durata completa senza problemi emergenti.

Durabilità per il ciclo preparatorio completo

La durabilità per scarpe da mezza maratona richiede 300-500 km di vita utile, sufficiente per 6-10 settimane di preparazione specifica più diverse mezzemaratone. Le schiume mantengono la loro proprietà attraverso questo chilometraggio, permettendo così una buona familiarizzazione nel tempo.

La suola resiste ad ogni abrasione durante gli allenamenti ripetuti. Le tomaie resistono al stress di preparazione mentre la piastra mantiene la giusta rigidità. La durabilità appropriata consente test in allenamenti progressivi, sessioni a ritmo di gara, long run.

Concludiamo condividendo come l’uso di nuove scarpe direttamente in mezza maratona, senza test, rischia di creare ben più di qualche problema. La strategia ottimale è sempre quella di acquistare 8-10 settimane prima la calzatura, e poi utilizzarla per allenamenti settimanali.

Per i runner che competono in diverse mezze maratone annualmente, la rotazione di 2 paia in fasi diverse garantisce sempre la disponibilità di un modello ottimale. La vita utile di 300-500 km è sufficiente per 3-5 mezze più la preparazione, rendendo così questo investimento una spesa ragionevole per runner regolari su questa distanza.

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Immagine di Roberto Rais

Roberto Rais

Copywriter, consulente editoriale ed esperto di digital PR, è appassionato di attività outdoor, sport e corsa. Lavora con il team UltraTrail dalla fondazione del progetto.