Trail running nel mondo: dove si pratica di più. Numeri e statistiche

Due persone che fanno jogging all'aperto al tramonto, ritratte in silhouette contro un cielo limpido.
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Il trail running è una disciplina in costante crescita, capace di attrarre appassionati in ogni angolo del mondo. Correre su sentieri, montagne e tracciati naturali non è solo una questione sportiva: rappresenta un ritorno alla natura, un modo per esplorare territori incontaminati e per mettersi alla prova fisicamente e mentalmente. Negli ultimi anni, il numero di gare, praticanti e comunità legate al trail running è aumentato esponenzialmente, al punto da renderlo un fenomeno globale con epicentri ben precisi. Dove si pratica di più? Quali sono i paesi e i continenti con il maggior numero di eventi e corridori? E cosa dicono i dati sulle tendenze attuali?

Per rispondere a queste domande è necessario analizzare dati reali e fonti attendibili, combinando informazioni provenienti da federazioni internazionali, calendari di gare, tesseramenti e ricerche di settore.

Crescita globale: il trend in numeri

Secondo l’International Trail Running Association (ITRA), negli ultimi dieci anni il numero di gare registrate a livello mondiale è passato da poco più di 1.300 eventi all’anno nel 2012 a oltre 7.000 nel 2024. Anche il numero di partecipanti è salito vertiginosamente: da circa 300.000 runner iscritti si è arrivati a superare i 2,5 milioni nel 2023, con un picco post-pandemia che ha ridefinito l’interesse per le attività outdoor.

La pandemia ha avuto un ruolo decisivo nella crescita di questo sport. Il desiderio di uscire dagli ambienti urbani e di riconnettersi con la natura ha spinto molti runner su strade sterrate e sentieri montani. Tra il 2020 e il 2022, Strava ha registrato un aumento del 54% delle attività trail caricate sulla piattaforma.

Anche la demografia dei partecipanti è cambiata: la fascia più rappresentata è oggi quella tra i 30 e i 45 anni, ma crescono i trail runner over 50, mentre la partecipazione femminile è passata dal 18% nel 2012 al 33% nel 2023.

Europa: la patria del trail running moderno

La tradizione europea nel trail running è radicata e consolidata. Paesi come Francia, Spagna, Italia e Svizzera vantano alcune delle gare più iconiche del mondo e una rete di sentieri e montagne che si presta perfettamente alla pratica.

Nel 2023, oltre il 40% di tutte le gare registrate dall’ITRA si sono svolte in Europa. La Francia guida la classifica con più di 1.000 eventi ufficiali l’anno. Spagna e Italia seguono con numeri che superano le 600 gare annuali ciascuna. Il Monte Bianco, i Pirenei, le Dolomiti e la Sierra Nevada sono tra i luoghi più frequentati dai trail runner europei.

Oltre alle gare, l’Europa vanta una forte cultura associativa e una vasta offerta formativa legata al trail running. Le federazioni nazionali hanno contribuito a standardizzare la disciplina, introducendo criteri di classificazione, regolamenti e percorsi omologati.

La presenza di percorsi permanenti e la crescente attenzione al turismo sportivo rendono il continente un punto di riferimento globale.

Stati Uniti e Canada: l’anima pionieristica del trail

Negli Stati Uniti, il trail running ha una connotazione diversa. Qui si intreccia con lo spirito del backcountry e con la cultura del running nata negli anni ’70. Secondo Running USA, oltre il 18% dei runner americani ha partecipato almeno una volta a una gara su sterrato, con una particolare predilezione per le ultra maratone in ambienti remoti.

Le gare più note includono la Western States 100, la Leadville Trail 100 e la Hardrock 100. Anche il Canada vanta una scena trail molto attiva, con eventi in scenari spettacolari come le Montagne Rocciose, il Québec e la Columbia Britannica.

Tra i percorsi più frequentati per allenamento e turismo outdoor in Nord America rientrano alcune delle meraviglie naturali più popolari del continente, come il Grand Canyon o i parchi dell’Oregon e dello Utah. Questi luoghi attraggono non solo runner ma anche escursionisti, fotografi e viaggiatori da tutto il mondo.

Asia in ascesa: Cina e Giappone trainano il mercato

La Cina ha conosciuto una crescita straordinaria, passando da poche decine di gare nel 2015 a oltre 800 nel 2023. Molte si svolgono in regioni montuose come il Sichuan, lo Yunnan o il Guangxi, con percorsi spettacolari e altimetricamente impegnativi.

Il Giappone, grazie al Monte Fuji e alle Alpi giapponesi, è da tempo una meta rinomata per chi ama il trail tecnico. L’Hakuba International Trails e l’UTMF (Ultra-Trail Mt. Fuji) attraggono ogni anno migliaia di corridori, anche internazionali.

Numerosi enti locali cinesi e giapponesi vedono il trail running come una leva turistica, investendo in percorsi stabili, eventi ben organizzati e infrastrutture sostenibili.

Sud America e Africa: territori vasti ma poco battuti

In Sud America, il trail running sta crescendo in paesi come Argentina, Cile e Brasile. Nella Patagonia, l’Ultra Fiord e il Patagonia Run sono tra gli eventi più noti. Il Brasile, con i suoi parchi e montagne, ha incrementato la quantità di gare regionali e sta lavorando per attrarre atleti stranieri.

L’Africa presenta un potenziale elevato ma ancora poco sviluppato. Il Sudafrica guida il continente, con eventi consolidati come l’Otter Trail o la Table Mountain Challenge. In altri paesi, come Kenya ed Etiopia, l’interesse si concentra soprattutto su corsa su strada e atletica leggera. Tuttavia, tour operator e organizzatori locali stanno iniziando a investire anche nel segmento trail.

Le gare più partecipate al mondo

Alcuni eventi di trail running hanno assunto una dimensione quasi mitica, sia per il numero di iscritti che per la difficoltà dei percorsi. Tra i più partecipati:

  1. UTMB (Francia-Svizzera-Italia): oltre 10.000 partecipanti tra le varie distanze
  2. Lavaredo Ultra Trail (Italia): più di 5.000 iscritti
  3. Transvulcania (Spagna): circa 2.000 runner
  4. Ultra-Trail Mt. Fuji (Giappone): 2.500 partecipanti
  5. Western States 100 (USA): iscrizioni limitate ma molto ambite
  6. Tor des Géants (Italia): 900 partecipanti, 330 km
  7. Marathon du Mont-Blanc (Francia): oltre 8.000 partecipanti totali
  8. CCC e OCC (eventi satellite UTMB): migliaia di runner ogni anno
  9. Madeira Island Ultra Trail (Portogallo): più di 2.000 iscritti
  10. Eiger Ultra Trail (Svizzera): circa 2.500 runner

Molti di questi eventi fanno parte del circuito UTMB World Series o delle Golden Trail Series.

Indicatori digitali e impatto della tecnologia

L’analisi dei dati digitali offre una prospettiva chiara. Strava ha registrato un incremento del 54% delle attività trail tra il 2020 e il 2023. Google Trends mostra una crescita costante di ricerche come “trail run”, “gare trail 2024”, “allenamento trail”. Anche piattaforme come Komoot e AllTrails evidenziano milioni di download e percorsi tracciati.

L’uso di smartwatch per la corsa come il Garmin, oppure app GPS dedicate allo sport, segmenti condivisi e video YouTube sta rivoluzionando il modo di vivere la disciplina, facilitando l’approccio anche ai principianti. Alcune gare hanno integrato segmenti virtuali, permettendo a runner di tutto il mondo di simulare il percorso da remoto.

Trail e turismo: un binomio in crescita

Molti territori hanno compreso il valore economico del trail running. Eventi come l’UTMB generano un indotto di oltre 10 milioni di euro per la regione di Chamonix.

In Italia, la Lavaredo Ultra Trail triplica le presenze turistiche a Cortina nel weekend dell’evento. Il Tor des Géants attira ogni anno runner da oltre 60 nazioni.

Cresce anche la creazione di percorsi permanenti: sentieri segnalati, consultabili via app o mappa, percorribili tutto l’anno. Il modello francese dei “Itinéraires Trail” si sta diffondendo anche in Italia e Spagna.

Il ruolo delle federazioni e dei circuiti

L’UTMB World Series e le Golden Trail Series hanno standardizzato qualità, visibilità e sponsorizzazioni. L’ITRA, invece, fornisce classifiche, punti qualificanti e valutazioni di difficoltà tecnica. Ti lasciamo questo approfondimento riguardo dei punti ITRA e come si calcolano.

Federazioni nazionali come FFA (Francia), RFEA (Spagna) e FIDAL (Italia) stanno integrando il trail running nei calendari ufficiali di atletica, con campionati nazionali e squadre dedicate.

Ambiente, sostenibilità e salute mentale

Molti eventi sono ormai plastic-free, con ristori sostenibili, regolamenti contro l’abbandono rifiuti e numeri chiusi per proteggere i territori.

Il trail è anche uno strumento di benessere. Diversi studi (es. Stanford e Harvard) hanno dimostrato che correre nella natura riduce i livelli di cortisolo, migliora la memoria e aiuta nella gestione dell’ansia.

Sempre più runner scelgono il trail per la sua funzione meditativa e terapeutica, lontano dai ritmi competitivi del running su strada.

Fonti dati

  • International Trail Running Association (itra.run)
  • Running USA
  • Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL)
  • Strava Year in Sport Report
  • Google Trends

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Redazione

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