Le scarpe da running su asfalto sono la categoria più diffusa e versatile, progettate specificamente per l’allenamento su superfici dure urbane.
A differenza delle scarpe da running da trail che privilegiano una trazione aggressiva, i modelli per asfalto ottimizzano ammortizzazione, durabilità e ritorno di energia su superfici uniformi e dure.
Indipendentemente dal proprio appoggio del piede (vedi qui la differenza tra pronatore e supinatore), le scarpe per asfalto devono proteggere le articolazioni dagli impatti ripetitivi sul cemento, offrendo però nel contempo il comfort per chilometraggi elevati.
Per chi cerca scarpe da maratona o per allenamenti quotidiani, la scelta appropriata determina dunque la prevenzione degli infortuni e il piacere della corsa quotidiana in città.
Nike Vomero 18
Le Nike Vomero 18 sono la massima ammortizzazione di Nike per asfalto, con i suoi 325 grammi di peso. L’intersuola raggiunge 46 mm nel tallone, combinando lo ZoomX con il ReactX e creando un ammortizzatore profondo ma controllato. L’intersuola allargata e svasata aumenta la stabilità su superfici piane. Il drop di 10 mm facilita l’atterraggio del tallone sull’asfalto. La tomaia in mesh elasticizzato offre comfort per le sessioni prolungate. La suola con design waffle distribuisce infine il carico uniformemente sul cemento, mantenendo il grip su bagnato.
Ideali per macinare chilometri sull’asfalto urbano dove la protezione delle articolazioni è prioritaria, sono appropriate per runner oltre gli 80 kg di peso o per chi privilegia il comfort assoluto. La durabilità eccellente mantiene le sue proprietà per almeno 600-800 km su superfici dure. Sono dunque un investimento utile per chi corre regolarmente su città, necessitando di una protezione massima da impatti ripetitivi sulle superfici più dure.
Mizuno Wave Rider 28
- Mizuno Enerzy Nxt: Mizuno Enerzy con intersuola in materiale di nuova generazione. Progettato per...
- Mizuno Wave: il plantare Mizuno Wave disperde l’energia dell’impatto a un’area più ampia fornendo...
- Tomaia in rete jacquard.
La Mizuno Wave Rider 28 offre un’affidabilità testata su asfalto con 280 grammi di peso. L’intersuola combina l’Enerzy NXT con una piastra Wave in Pebax che disperde gli impatti in modo uniforme. Lo stack di 38,5 mm con drop di 12 mm offre una protezione generosa su cemento mentre la tomaia Air mesh senza cuciture crea un comfort davvero immediato. La suola Carbon X10 garantisce una durabilità di circa 650-800km su asfalto abrasivo.
Completamente vegana con materiali riciclati, è una scelta sicuramente sostenibile, versatile per allenamenti quotidiani su città e per gare su strada. Ideale per quei runner che cercano affidabilità garantita. La neutralità assoluta accomoda range ampio di biomeccaniche e il bilanciamento tra protezione e peso la rende perfetta per l’asfalto, dove la qualità costruttiva Mizuno non può che esprimere la sua eccellenza su chilometraggi prolungati su superfici dure urbane.
Hoka Clifton 9
- Scarpe running
- Tomaia in mesh traspirante
- Intersuola in EVA modellata a compressione
Le Hoka Clifton 9 portano un’ammortizzazione massimalista sull’asfalto, mantenendo però un peso contenuto. Lo stack elevato offre infatti una protezione estrema su cemento riducendo lo stress articolare mentre il peso che è sorprendentemente limitato per l’ammortizzazione offerta, facilita i chilometraggi urbani.
Il metarocker facilita la transizione su superfici piane uniformi mentre la base ampia garantisce stabilità naturale su asfalto. La tomaia traspirante gestisce correttamente il calore accumulato durante le gare.
Ideali per runner dal peso medio-elevato su asfalto, dove la protezione può prevenire infortuni comuni su superfici dure, si ha spesso la sensazione di correre leggeri, rendendo piacevoli anche le uscite più faticose in città.
Appropriate per lunghi chilometraggi urbani dove il comfort può determinare la consistenza dell’allenamento, dimostrano che la tecnologia di Hoka trova applicazione ideale proprio sull’asfalto, in cui l’ammortizzazione più generosa compensa la durezza delle superfici urbane.
ASICS Gel Pulse 15
- Tomaia ottimizzata in rete jacquard
- Tecnologia di ammortizzazione AMPLIFOAM
- Tassello del tallone in AHARPLUS
Le ASICS Gel Pulse 15 offrono una qualità accessibile per le corse su asfalto, con un peso di 256 grammi. La combinazione del FlyteFoam con il gel nel tallone protegge efficacemente su cemento mentre lo stack aumentato migliora la protezione sulle superfici dure.
La stabilità quasi-motion control aiuta il runner su asfalto piano, in cui il supporto moderato genera importanti benefici. La tomaia Engineered Mesh offre un buon comfort per le sessioni urbane, con la suola AHAR+ che garantisce una durabilità superiore su asfalto abrasivo. Il rapporto qualità-prezzo eccellente le rende ideali per principianti e intermedi che stanno iniziando a dedicarsi al running urbano.
Sono appropriate per 20-50km settimanali su asfalto e dimostrano che l’accessibilità economica può includere comunque una protezione adeguata e una qualità costruttiva adeguata per runner anche agonisti, che macinano chilometri su superfici urbane dure che richiedono richiedenti una robustezza maggiore.
Saucony Endorphine Speed 4
- La rete leggera e traspirante rende ogni passo piacevolmente fresco
- La suola resistente si adatta al tuo stile di vita attivo
- L'ammortizzazione VERSARUN assorbe l'impatto e riduce la pressione per movimenti quotidiani confortevoli
Le Saucony Endorphine Speed 4 sono scarpe versatili ideali per i runner che vogliono alternare la corsa su asfalto con quella su altre superfici. Presentano un design migliorato con tomaia più imbottita e maggior comfort. L’intersuola PWRRUN PB con piastra in nylon offre un equilibrio perfetto tra ammortizzazione e reattività.
Eccellono a ritmi diversi, dai recuperi lenti (5’30″/km) agli allenamenti veloci (4’/km). La suola ridisegnata garantisce maggiore durabilità, con un battistrada rinforzato anteriormente. Pesano 233 g e possono durare 500-600 km. Unico neo: la calzata anteriore stretta che potrebbe richiedere mezzo numero in più. Ideali per chi cerca una scarpa versatile per allenamenti su strada e preparazione trail.
Ciò sancito, vediamo insieme quali sono alcune delle principali caratteristiche delle scarpe da running su asfalto.
Ammortizzazione generosa per superfici dure
Le scarpe per asfalto richiedono di norma un’ammortizzazione più generosa per proteggere le articolazioni dagli impatti ripetitivi sulle superfici dure.
Lo stack elevato (tipicamente 32-46 mm) crea un supporto abbondante che assorbe gli shock che il cemento non può dissipare in modo naturale. Le schiume devono mantenere le loro proprietà anche dopo centinaia di chilometri sull’asfalto, che deteriora i materiali più rapidamente rispetto alle superfici morbide. Tecnologie come ZoomX, DNA Loft, Fresh Foam sono di norma sufficienti per assicurare una protezione duratura.
L’ammortizzazione su asfalto previene inoltre da infortuni da sovraccarico che sono comuni su superfici dure: periostiti, fasciti plantari, tendiniti. Per i runner urbani che accumulano chilometraggi quotidiani su cemento, un investimento in un’ammortizzazione qualitativa può prevenire problemi che interromperebbero l’allenamento. Un bilanciamento appropriato può garantire protezione senza peso eccessivo, aggravando l’affaticamento su lunghe uscite urbane.
Durabilità superiore sulle superfici abrasive
La durabilità è un’altra priorità assoluta per le scarpe su asfalto, in cui le superfici abrasive consumano i materiali rapidamente. Le suole utilizzano mescole ad alta resistenza come Carbon X10, AHAR+, o gomme per carbonio che mantengono la loro integrità attraverso 600-800 km su cemento.
La distribuzione della gomma protegge le zone ad alto stress. Le intersuole devono resistere a una compressione ripetitiva sulle superfici dure senza un prematuro collasso. Le tomaie robuste resistono ad abrasioni urbane mentre la durabilità superiore giustifica un investimento iniziale maggiore attraverso una vita utile più estesa, che riduce il costo per chilometro.
Per i runner urbani con volumi elevati di chilometri alle spalle, le scarpe che durano 800 km contro i 400 km standard possono dunque rappresentare un risparmio significativo annuale, oltre che una migliore continuità dell’allenamento, senza interruzioni per sostituzioni frequenti che potrebbero frammentare la progressione.
Suole ottimizzate per grip su superfici lisce
Le suole per asfalto utilizzano dei pattern che sono ottimizzati per le superfici lisce urbane. I tasselli sono bassi o assenti, privilegiando una superficie continua che massimizza il contatto su cemento.
Le mescole bilanciano la durabilità con un grip sufficiente per l’asfalto bagnato, in cui gli scivolamenti potrebbero essere pericolosi. Il pattern waffle o le scanalature strategiche facilitano il drenaggio dell’acqua, mantenendo una maggiore trazione.
Su asfalto asciutto, invece, il grip è raramente problematico; su bagnato, le mescole qualitative prevengono pericolose scivolate. La configurazione può inoltre ottimizzare anche la transizione fluida su superfici uniformi, in cui le irregolarità sono minime. Le zone anteriori privilegiano la propulsione, quelle posteriori gestiscono l’impatto. La durabilità delle mescole su asfalto abrasivo determina infine la vita utile complessiva della scarpa: suole consumate compromettono la trazione e espongono l’intersuola accelerando il deterioramento totale della calzatura.
Drop moderato-alto per asfalto
Le scarpe per asfalto utilizzano di norma un drop moderato-alto (8-12 mm) che facilita un atterraggio naturale sul tallone su superfici piane. Su asfalto urbano, la maggioranza dei runner atterra infatti di tallone richiedendo una geometria che accomoda questo pattern di corsa.
Ebbene, il drop elevato riduce lo stress sul tendine di Achille e sui polpacci durante i chilometraggi prolungati sulle superfici dure, in cui gli impatti sono maggiori. La transizione dal tallone all’avampiede è pertanto facilitata da geometrie studiate appositamente dai produttori: per i runner urbani che si allenano tutti i giorni, un drop moderato-alto offre comfort e accessibilità biomeccanica senza forzare schemi di corsa innaturali.
Peso bilanciato per chilometraggi quotidiani
Il peso per le scarpe in asfalto bilancia la protezione con la gestibilità della calzatura, aggirandosi tipicamente tra 260 e 320 grammi. Il range è influenzato dal fatto che i runner urbani accumulano volumi significativi di chilometri, richiedendo una protezione che deve prevalere sulla ricerca di una leggerezza estrema.
Scarpe troppo leggere sacrificano infatti l’ammortizzazione causando affaticamento su lunghe uscite urbane. Scarpe troppo pesanti, di contro, generano ulteriore fatica inutilmente. Il compromesso ottimale offre invece la protezione adeguata pur rimanendo sufficientemente leggero per non penalizzare le velocità moderate.
Per i runner oltre 80 kg, un buon compromesso verso la protezione (300-320 g) può prevenire gli infortuni. Per atleti sotto i 65 kg, i modelli più leggeri (260-280 g) offrono la dinamicità desiderata, mantenendo una protezione sufficiente. Il peso percepito su asfalto è tuttavia influenzato anche dalla qualità della transizione: scarpe ben progettate sembrano più leggere “nascondendo” il peso mediante una migliore efficienza meccanica.
Versatilità per ritmi variabili urbani
Le scarpe per asfalto devono gestire ritmi versatili tipici degli allenamenti urbani. Gli allenamenti su città includono infatti lunghi percorsi a ritmo controllato, medi progressivi, recuperi lenti, ripetute occasionali.
Ecco, dunque, la ricerca della versatilità. Che, ben inteso, richiede compromessi: ammortizzazione per lunghi, reattività per variazioni di ritmo, comfort per recuperi. Le migliori scarpe per asfalto funzionano dignitosamente da 6’00″/km fino a 4’30″/km senza eccellere specificatamente, ma competendo adeguatamente.
Comfort prolungato per sessioni estese
Il comfort prolungato è un elemento fondamentale per le scarpe per asfalto, in cui le sessioni possono estendersi per 90-180 minuti su superfici dure. Le tomaie traspiranti gestiscono il calore che si accumula durante la corsa. Il fit accomodante previene le vesciche durante le lunghe uscite mentre l’imbottitura della linguetta e del colletto può prevenire gli sfregamenti. I materiali interni lisci eliminano gli attriti.
Il comfort deve risultare ancora più evidente quando i piedi si gonfiano, dopo 15-20 km. Le scarpe che provocano fastidi minori dopo 10 km, infatti, tendono a diventare insopportabili dopo 20 km su cemento.
Stabilità moderata per superfici piane
Le scarpe per asfalto spesso includono una moderata stabilità che genera un beneficio per la maggioranza dei runner sulle superfici piane più uniformi. Su asfalto, le irregolarità che richiederebbero una maggiore agilità sono infatti rare.
Le basi allargate distribuiscono il carico su cemento piatto mentre i rinforzi mediali leggeri aiutano chi prona moderatamente. Le geometrie studiate per queste scarpe mantengono l’allineamento durante la falcata su superfici che non richiedono adattamenti continui.
Per runner neutrali, la stabilità non interferisce sulla conduzione della corsa mentre per pronatori lievi-moderati, questo supporto previene l’affaticamento e migliora l’efficienza. Sull’asfalto urbano, dove le superfici sono prevedibili, dare priorità alla stabilità moderata rispetto all’agilità estrema può dunque costituire un compromesso intelligente per la maggioranza dei runner.
Questa guida è un approfondimento sulle categorie di calzature per la corsa, ti lasciamo anche questo artica guida generale sulle scarpe da running.